Italian/Abbreviazioni latine in gotico
Questa pagina ha lo scopo di aiutare a comprendere il significato delle abbreviazioni che si trovano nei testi in latino stampati in gotico (blackletter) intorno al 1500. Non indica come le parole abbreviate vadano indicate in correzione (ad es. se vada corretto come
nõ
, n[=o]
, no[n]
o semplicemente non
): le istruzioni specifiche per ogni progetto vengono fornite dal manager di progetto.
Le abbreviazioni descritte di seguito sono tratte da manoscritti, libri in gotico e trattati di paleografia. Sono state scelte quelle che appaiono più di frequente e sono rappresentabili mediante la stampa (nella scrittura manuale sono possibili variazioni pressoché infinite).
Modelli generali
Ecco alcuni sistemi generali di abbreviazione, o "modelli" comuni. Occorre tenere a mente che non si tratta di "regole" fisse, le eccezioni sono sempre possibili.
Macron
La macron posta sopra una vocale nella maggior parte dei casi rappresenta una singola m o n che segue la vocale.
In alcuni casi la macron può rappresentare un numero variabile di m o n prima o dopo la vocale su cui si trova. Qualche esempio tipico:
A volte invece la macron è inserita come segno generico di abbreviazione, e significa "qualunque tipo di abbreviazione che comprenda questa lettera". Vedi contrazioni, più avanti.
La lettera z
- in fine di parola, dopo una vocale, significa quasi sempre m:
= -que enclitico (in fine di parola).
può rappresentare -bus in fine di parola.
- alla fine di una parola, dopo una consonante, può stare al posto di "et" (o "ed" nel caso di "sed"):
Simboli speciali
I seguenti simboli speciali hanno per lo più un significato fisso.
Basati sulla lettera p
Eccezione: ipse (e altre forme declinate).
Esempi:
Basati sulla lettera q
Simboli: que,
quod,
qui,
quam.
Parole specifiche con la q: quod,
-que (enclitico),
quia.
Esempi:
Altri simboli
con, com, cun, cum (spesso a inizio parola),
-is (in genere a fine parola),
-rum (in genere a fine parola),
-us (spesso a fine parola),
ur,
-tur (in genere a fine parola).
Esempi:
Uncino
È meno frequente degli altri simboli. Un uncino verticale, o una linea curva, o una specie di apostrofo sopra una lettera spesso sta al posto di "er": ter,
uer,
ver, ecc.
Esempi con "er":
Più in generale l'uncino può indicare un'abbreviazione che comprenda il suono 'r'.
Può infine essere usato come simbolo generico di abbreviazione, come la macron, sopra ogni tipo di contrazione. Ci sono casi ad esempio in cui il font usato non possiede entrambi i caratteri e
, quindi si adopera quello che c'è per tutti e due.
Contrazione
Se applicando il modello generale la parola non ha senso, può darsi che si tratti di una contrazione (vengono mantenute le prime e ultime lettere ed eliminate quelle intermedie). Spesso lo stampatore lascia un simbolo di abbreviazione (macron o uncino) per indicare che si tratta di una contrazione; in tal caso il simbolo perderà il significato che ha di solito (una macron quindi non starà al posto di una nasale).
Alcuni esempi:
christus,
iesus,
episcopus,
omnipotens,
sancto,
spiritum,
dominus,
dictus,
magister,
magistri,
mensa,
frater,
fratri,
noster,
nostra
La posizione del segno di abbreviazione può variare a seconda dei caratteri a disposizione dello stampatore (ad es. o
, ecc.). Se c'è una macron in fondo, non vuol dire che stia al posto di una nasale:
nostra,
peccata,
falsa, ecc.
Parole abbreviate di uso comune
Un elenco arbitrario:
ante,
autem,
bene,
est,
esse,
homo,
inde,
modo (meo?),
nunc (nec?),
non,
quando
semper,
sine,
sunt,
tamen,
tantum,
tunc,
vnde
- Altre parole abbreviate che si trovano in Chassant (non si sa con quale frequenza):
Altri esempi
I seguenti esempi aggiuntivi sono forniti come esercizio per il lettore (la soluzione compare in un riquadro muovendo il mouse sul ?).
modelli "regolari"
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
?
Più difficili
Bibliografia
Libri disponibili online
- A. Chassant. Dictionnaire des abréviations latines et françaises usitées dans les inscriptions lapidaires et métalliques, les manuscrits et les chartes du moyen âge, Paris, 1862 (su Google books, francese).
- A. Chassant. Paléographie des chartes et manuscrits du XIe au XVIIe siècle, Paris, 1862 (Google books, francese).
- F. Steffens. Paléographie latine, Trèves, Paris, 1910. (qui, francese).
- Jan M. Hulákovský. Abbreviaturae vocabulorum, usitatae in scripturis praecipue latinis medii aevi etc., Prague, 1852 (Google books, latino).
- A. Capelli. Dizionario di abbreviature latini et italiani, Milan, 1912 (italiano).
- A. Capelli. Lexicon Abbreviaturarum, tweite verbessere Auflage, Leipzig, 1928 (The internet archive, tedesco).
- A. Wright. Court-hand Restored, Or, The Student's Assistant in Reading Old Deeds, Charters, Records, etc., London, 1822 (Google books, inglese).
- C. T. Martin. The record interpreter: a collection of abbreviations, Latin words and names used in English historical manuscripts and records, London, 1892 (the internet archive, inglese). A pag. 1-153 un elenco esauriente di abbreviazioni latine.
- W. M. Linsay. Contractions in early Latin minuscule MSS, Oxford, 1908 (the internet archive, inglese). Le abbreviazioni descritte in questa pagina corrispondono più al sistema "continentale" di questo libro che a quello "irlandese".
- W. M. Linsay. Notae latinae : an account of abbreviation in Latin mss. of the early minuscule period (c. 700-850), Cambridge, 1915 (the internet archive, inglese). Alcune tabelle riassuntive alle pag. 495-500.
Pagine web
- Historische Hilfswissenschaften Paläographie, bibliografia (tedesco).
- Abréviations, tachygraphie, ponctuation, bibliografia (francese).